Guardiana di burrasche


Al fioco chiarore
di una luna foriera di piogge,
onde d’aspre cime folleggiano schiumose,
rombano altalenanti marosi
frangendo in mille schizzi di rabbia
all’urlo dell’irato maestrale
che alita lame di ghiaccio...
E lei, pallida nottambula,
crogiolandosi nella sua tenue luminescenza,
s’appressa in pacato distacco a curiosare
da un improvvisato davanzale di bruma,
vagando sorniona su uno sfondo
incorniciato da imprendibili lucerne,
lucciole smarrite nel crepuscolo...
Guardiana di burrasche
di mare e di cuore,
in questo quadro millantato
io mi sperdo, ramingo pulcino
al cospetto d’una scheggia d’eterno...